-Valeria Vaccari -
Critica d'arte

SUB - 2023

Sub - 2023

“Sub”

“Lo spazio non è vacuo.È pieno, opposto al vuoto,
ed è il terreno per l’esistenza di ogni cosa.
L’universo non è separato
da questo mare cosmico di energia” David Bohm

Quando tutto è buio e silenzio, nel momento esatto in cui la sensazione di essere sepolti vivi comincia a dare i brividi, lo spettacolo inizia. I biologi marini che l'hanno vissuto lo descrivono come una scarica di fuochi d'artificio, l'accensione improvvisa di un cielo di stelle, il passaggio di una galassia di fronte ai propri occhi, l'approdo in un mondo alieno. La bioluminescenza marina consente l’uso della vista anche là dove la luce è scarsa o assente. Nelle profondità  degli abissi si assiste ad uno spettacolo che permette alle creature vegetali e animali di comunicare tra loro, rendere visibili le cellule uovo e sopravvivere. Il mondo marino è solo uno degli ambienti dal quale Hélène Foata trae ispirazione per questo nuovo ciclo di opere nel quale forme ovoidi traslucide emergono dal flusso magmatico e stanno sulla soglia, danzano sulla superficie della geometria frattale in una atmosfera limbica. “Sub” è il titolo di queste opere ad indicare tutto ciò che è  nascosto e sottende la realtà visibile  dal quale ha origine : particelle sub atomiche, cellule embrionali, uova mutanti?  Di quale dimensione fanno parte queste forme? Hélène Foata ci pone di fronte ad una domanda alla quale possiamo rispondere attraverso il nostro vissuto e la nostra percezione.

Nell’arte frattale il computer offre all’artista una “lente” inedita attraverso la quale creare le proprie opere e un sistema non lineare che le permette infinite variazioni e moltiplicazioni di scala, tuttavia il suo immaginario estetico attinge direttamente dalla natura organica del regno vegetale, animale e umano che si osserva nelle sculture che accompagnano il percorso di immagini digitali.

Queste capsule di argento laminato, verde o viola  sono forme viventi sospese nel tessuto della geometria frattale e sulla superficie si scindono, si moltiplicano come cellule staminali innescando un processo di rigenerazione. La natura utilizza sistemi caotici e possibilità apparentemente casuali per aumentare la complessità del suo sistema, l’artista mette ordine in questa caoticità fissando in una immagine questo flusso. Tuttavia, come nel ciclo di opere precedenti, all’interno di esse si osserva una potente tensione energetica attorno al nucleo originario destinata a  sciogliersi successivamente in una danza delle particelle e  l’intreccio  di piani compositivi  si presenta dapprima pittorico e materico per poi rarefarsi in un pulviscolo evanescente.

L’uomo, scienziato o artista che sia, se mette in discussione i meccanismi del percepire e del conoscere il mondo, apre diversi contesti di senso. L’artista lo fa con finalità diverse dallo scienziato  e la la sua ricerca estetica non può prescindere in questo caso  dal paragonare il Microcosmo al Macrocosmo e dal rappresentare quelle tensioni invisibili che comunicano informazioni e ci rendono consapevoli di essere immersi in una realtà multidimensionale nella quale eventi che sono avvenuti anche a grande distanza nel tempo, in altre dimensioni, influenzano il nostro essere qui e ora in una Totalità Indivisa.

Valeria Vaccari

Gennaio 2023

Texte en francais

Quand tout est nuit (ombre) et silence, à l’exact instant où une sensation d’être ensevelit nous fait frissonner d’effroi, commence le spectacle !

Les biologues marins qui ont observé la bioluminescence la décrive comme un feu d’artifice, un jet imprévu d’étoiles, une galaxie entière qui se développe sous les yeux , un accostage sur un monde inconnu . Elle offre une danse de lumière aux abysses, et inaugure une scène qui permet aux créatures végétales et animales de communiquer, de mettre en lumiere leur ponte pour la survie de leur espèce.

Le monde marin est une des sources d’inspiration de Hélène Foata dans laquelle des formes ovoïdes translucides émergent d’un flux magmatique et sont sur un seuil, virevoltant sur un tapis fractal, le tout dans une atmosphère limbique.

Sub est le titre de cette collection pour indiquer tout ce qui est caché, latent, tout ce qui sous tend la réalité visible dont elle part.

A quelle dimension appartiennent ces formes? particules subatomiques , cellules embryonnaires, oeufs mutants ? Hélène Foata nous renvoie à notre intimité et perception propre !

Grace à l’art fractal, système non linéaire, l’ordinateur devient une loupe inédite à travers laquelle elle explore une exponentialité d’échelle. Son imaginaire estétique épouse la forme organique du règne végétal, animal et humain que l’on retrouve également dans les sculpture exposées.

Des capsules d’argent, vertes, violettes semblent vivantes et en suspension sur un tapis géométrique sur lequel elle se divise, se multiplient comme des cellules souches et sont moteur de régénération.

La nature utilise des systèmes apparemment chaotiques pour augmenter sa complexité, l’artiste met de l’ordre dans ce chaos en fixant une image de ce flux.

Tout comme dans le cycle d’oeuvres précédentes (Sinapsi), on perçoit une tension qui  gravite  autour d’ un noyau, prète à se dissoudre en particules dans une trame de composition aussi bien pictural que sculptural pour ensuite se raréfier en poussières évanescentes.Le spectateur, scientifique ou artiste remet en discussion le mécanisme de la perception et de la connaissance du monde et s’ouvre à plusieurs champs de compréhension.L’Artiste n’a pas la finalité du scientifique , sa recherche esthétique dépend  d’une cohérence macro e microcosme .Elle représente ces tensions invisibles qui échangent des informations et nous rendent conscient d’être immergé dans une réalité multidiemensionnelle , tel que des événements qui ont eut lieu à une grande distance de temps et nous influencent dans une totalité de non dualité.

Valeria Vaccari janvier 2023