Il Sestante 2012

  • 2012 
  • Asiago ITALIA

Due artiste altopianesi, Alessia Seraglio (in arte Prozac) e la scultrice Hélène Foata hanno realizzato una installazione luminosa immersa nella natura, mimetizzata nei campi, visibile dal tramonto alle prime ore della notte. L'installazione, che resterà esposta dal 27 febbraio al 30 marzo 2012, si trova nei pressi del laghetto Lumera in via San Domenico ad Asiago, nel campo che porta verso la strada per San Domenico.
L'opera si rigenera di giorno e dopo una giornata di sole si illumina di sera.

La luce che arriva dagli astri viene percepita con ritardo dal nostro sistema visivo; ciò che noi vediamo è la memoria della luce. Partendo da questo concetto le due artiste concepiscono il sole non come energia ma come memoria e propongono il progetto "Il Sestante".
Composizione lunga 20 metri, fatta con materiale fotovoltaico che accumula energia solare e luci a led che la emanano. In questo modo gli effetti dell'astro che ci riscalda possono prolungarsi anche durante la notte.

L'opera è anche un riflesso del cielo notturno, specchio della via lattea, una vitalitïà pragmatica che combacia con il paesaggio, un approccio artistico "land art".

Hélène Foata e Prozac presentano un simbolo che vuole raffigurare un raro fenomeo di allineamento degli otto pianeti del nostro sistema solare. Intendono anche esorcizzare la profezia del 2012.

Un opera che vuole coinvolgere il piano percettivo e metapsicologico regredendo nel simbolo in un momento esistenziale arcaico fino all'apparizione del sestante. Preciso compasso cosmologico che orienta chi lo sa leggere. Un modo per insisitere sul libero arbitrio, sull'essere proprio capitano, con visioni a Nord come bussola di vita per allinearsi con l'universo.
L'opera è una fiduciosa adesione alle esplorazioni umane e scientifiche, una riflessione pacata sul cosmo.

www.helenefoata.com Alessia Prozac Seraglio su Facebook Fotografo Johnny Micheletto su flicker Cameramen Luca Benetti su Facebook Coordinamenti e testi di Ivan Baù.
Le artiste ringraziano per l'ospitalità sul terreno la signora ed il signor Basso, la Signora Elvira Basso e signora Gilda Paganin.