-Bianca Pedace -
Curatrice e critica d'arte

Spirale di fuga

mostra "detteritorisazione" Rocca di perugia

http://www.abaperugia.com/ita/docenti/bianca-pedace_29.html

Hélène Foata, dopo gli esordi in ebanisteria d’arte, ha intrapreso l’attività di scultrice a Parigi e si è in seguito formata con Gualandi, a Bologna. Da alcuni anni vive e lavora ad Asiago. Inizialmente interessata al tema del movimento, vi ha orientato un’intera fase della sua produzione, pervenendo a complesse sculture cinetiche , che culminano nella qualità poetica e ossessiva della monumentale “Spirale di fuga”, esposta a Perugia nel 2005 . Dal moto volante perpetuo di quella allusiva figura umana si evince anche un’ambigua dimensione onirica, che costituisce oggi, con le metamorfosi plastiche di volti o figure, un importante aspetto del suo lavoro. L’incessante trasformazione della natura, suo rinnovato spunto d’osservazione, le suggerisce, nelle opere più recenti, uno sguardo curioso e positivista. L’opera realizzata per la mostra si lascia così felicemente ispirare una cartografica visione satellitare, in cui il volo, leit motiv della sede espositiva, è giustamente celebrato da Foata in senso scientifico-razionale. Il ludico “Planisfero” è realizzato con l’attento riuso di schede madre di personal computer in cui i microchip dell’intelligenza artificiale fingono, da lontano, le asperità orografiche dei continenti, mentre gli oceani si increspano nelle rifrazioni illusive di uno specchio antico. Il suo peculiare polimaterismo si arricchisce di simboli e cifre, tra le quali le coordinate esatte del Nord, essenziale punto d’orientamento dei naviganti, configurando una fiduciosa adesione alle esplorazioni umane e al progresso tecnologico e contemporaneamente celando in sé, con ironia sottile, una riflessione pacata sulla globalizzazione degli spostamenti e della comunicazione.